

Continuano i grandi successi per il Ruiz che alla finale nazionale della “First Lego League“ ha conquistato il secondo posto e l’accesso alla finale mondiale, il Virtual Open International, in Grecia dal 24 al 27 giugno 2021.
La competizione si è svolta sabato 22 maggio: quattordici squadre, di cui ben due del Ruiz, si sono sfidate in collegamento virtuale con la Fondazione Museo civico di Rovereto, partner italiano della First, l'associazione americana For Inspiration and Recognition of Science and Technology che gestisce la gara nel mondo.
Si tratta di una sfida a squadre di scienza e robotica, promossa dal Ministero dell’Istruzione per favorire l’eccellenza, che coinvolge ragazzi dai 9 ai 16 anni, in attività formative e di apprendimento scientifico, aiutandoli a scoprire il mondo della tecnologia. Il tema di questa edizione è stato RePlay, cioè ideare soluzioni creative per lo sport, il gioco e il fitness per dare un volto più "smart" alle città, partendo dalla valorizzazione e dal riutilizzo inclusivo, ludico e ricreativo di spazi e luoghi cittadini.
Tutte e due i teams del Ruiz, il Vultus Ruiz e il Metaltech Ruiz, coordinati dalle coach, prof.sse Valeria Polopoli e Candida Sapia, hanno lavorato sulla riqualificazione degli spazi urbani della nostra cittadina, con progetti scientifici innovativi , nati grazie anche al supporto nella fase ideativa di numerosi esperti quali il prof di Diritto privato, Ettore Battelli dell‘Università Roma Tre, il prof. Giuseppe Battaglia, Responsabile dell'Associazione "Baskin Sicilia", il tennista Salvo Caruso, l'assessore Giuseppe Carrabino e il dirigente dell'Ufficio Urbanistica, geometra Massimo Sulano.
La squadra del Vultus Ruiz, formata dagli studenti della 1Q del Liceo Quadriennale delle Scienze Applicate Elisa Caramagno, Gianpaolo Caramagno, Sofia Di Bella, Francesco Di Fazio, Elisa Indaco, Daniele Falsaperla, Alessandra Misenti, Giovanni Coco, Fabio Patania e Melissa Tringali, ha voluto dare un volto più smart e sostenibile alla Villa comunale, progettando al suo interno un campo da bocce, bike sharing, piste per monopattino, parco accessibile anche ai disabili, il tutto coadiuvato da una app con QR code. Alla finale questi giovanissimi studenti hanno conquistato il Premio Motivazione, per aver dimostrato team building, spirito di squadra ed entusiasmo!!!!
Ma la vera rivelazione è stata la squadra del Metaltech Ruiz formata da Chiara Barbarino, Lorenzo Ballariano, Beatrice Fichera, Raimondo Di Franco, Marco Barba, Arianna Carrabino, Alice D'Amico e Michelangelo Cacciaguerra, tutti studenti della 2QL del Liceo Quadriennale delle Scienze Applicate. Il loro progetto di una smart city in grado di ottimizzare risorse, sostenibilità ed integrazione si è concentrato sulla rivalutazione di un luogo periferico, piazza Mattarella, per trasformarla in un punto di ritrovo sportivo, agonistico e ludico per i ragazzi, anche i più fragili, della comunità con la creazione di un campo di baskin e relativa app per utilizzarlo.
Grazie al progetto tecnico, a quello scientifico e alla gara robotica vera e propria, il Metaltech Ruiz si è aggiudicato il Premio Core Values, il secondo posto alle finali e un bel pass per rappresentare, insieme alla squadra campione d’Italia, la Planck Team di Rovereto, l’Italia alla finale mondiale della First Lego League Challenge che si svolgerà , purtroppo, sempre in modalità on line, in Grecia.
“E’ un progetto d’eccellenza - spiega il professore Santacroce, coordinatore delle attività di Robotica del Ruiz, –che implica la condivisione di saperi diversi, come l’informatica, la matematica, le scienze e la fisica, ma richiede anche lavoro di gruppo, rispetto e correttezza verso gli avversari e spirito di sacrificio, perché gli studenti hanno lavorato al di fuori delle ore di lezione. Alla fine però la gioia, il divertimento e la soddisfazione sono state tante”.
“Soddisfazione che è di tutto l’Istituto” - ha ribadito la dirigente, prof.ssa Maria Concetta Castorina- “Non possiamo che fare i complimenti ai ragazzi delle due squadre che si sono fatti onore, ai tanti docenti che a vario titolo hanno collaborato e sostenuto il progetto, ai genitori che hanno creduto, scegliendo la nostra scuola, nelle nostre potenzialità formative”.